Get all 4 The Cinema Show releases available on Bandcamp.
Includes unlimited streaming via the free Bandcamp app, plus high-quality downloads of L'errante (2022 Remix), L'eremita (2022 Remix), L'errante, and L'eremita.
1. |
Il ritorno
05:14
|
|||
Bentornato
Eremita
Nessuno si era accorto che
Te n’eri andato via di qui
Oltre i muri
Realmente?
Non ci crederemo mai
Astrazione non è realtà
Tu neghi l’evidenza
Offendi la nostra intelligenza
Attenzione
Linea gialla
La fila è molto lunga per te
Iniziala ora o mai più
Non barare
Fila indiana
E non avere strane idee
Rimani senza fare domande
Non perdere un secondo
O subito ti troverai in fondo
|
||||
2. |
La linea gialla
06:42
|
|||
Non è per niente male
Viver nella mia città
Nell’aria si respira il sale
Coi gas di scarico
Che bei tramonti sull’Adriatico
Che bei racconti, che bella città
A volte guardo il mare
Mi chiedo come sia da là
In mezzo alle acque chiare
Guardare questo traffico
Che gran fermento, com’è meccanico
Che movimento la mia città
La gente scende in strada
Ed è già impaziente
Sale in auto ed entra in coda
E non annusa la salsedine
Cerca di non pensare a niente
Non riesce a stare sola
E si domanda raramente
Da dove nasca l'abitudine
Appena metti il naso fuori di casa
Tieni lo sguardo fisso e sembra sicuro
Mettiti in coda e rimani al tuo posto
Che siamo tutti adulti e il mondo è così
Non c’è bisogno di cambiare qualcosa
Studia vent’anni e poi trovati un lavoro
Ci son domande a cui nessuno risponde
Ci sarà pure un motivo, tu lasciale lì
Non riesco ad aspettare
Non riesco ad essere così
Voglio soltanto camminare
Guardando dove metto i piedi
Amica mia, lo so che tu mi credi
Amica mia, anche tu sei così
Tanti individui nell’agire
Ognuno pensa solo a sè
Ma se lo foste nel pensare
Vedreste dove state andando
Forse son io che sto sbagliando
Forse è così che voglio vivere
Non voglio stare ancora
Tra i vostri volti stanchi
Ad ascoltare chi promette
Che torneremo presto a galla
Tenendo duro un altro po’
Prendendo paghe all’ora
Restando in fila ad aspettare
Dietro alla linea gialla
Appena metti il naso fuori di casa
Tieni lo sguardo fisso e sembra sicuro
Mettiti in coda e rimani al tuo posto
Che siamo tutti adulti e il mondo è così
Non c’è bisogno di cambiare qualcosa
Studia vent’anni e poi trova un lavoro
Ci son domande a cui nessuno risponde
Ci sarà pure un motivo, tu lasciale lì
Domani scappo dai confini
Cerco un altro continente
Dove la vita ha un sapore
Dove la terra ha un colore
Con i cavalli e i contadini
Il tempo scorre lentamente
Voglio stare con chi arranca
Ma almeno l’aria non gli manca
|
||||
3. |
Ulisse
06:25
|
|||
Nel vento il sentimento
Della mia grande umanità
Per vent’anni ho cercato
Finalmente serenità
I compagni li ho perduti
In fondo al mare o in qualche isola
Col pensiero torno sempre
Alla mia dolce Itaca
Ma una volta riattraccato
E riposato il corpo mio
Quella fiamma si riaccende
Per sfidare un altro dio
Ma io so che si può,
Lo so che si può
Andare oltre al limite
Che un giorno dio posò
Io lo so che tu no,
Lo so che tu no
Non farai morire il fuoco
Che sempre mi guidò
E ripresi la mia rotta
Spinto dalla curiosità
O forse dalla follia
Di chi non si accontenterà
Il mio canto va lontano
S’infrange sugli scogli tuoi
Speranzosa nel disfare
La tela dei sogni miei
Ma ormai sono distante
Solo il ricordo di me rimarrà
Del mio folle volo d’uomo
E di chi un giorno lo canterà
Ma io so che si può,
Lo so che si può
Andare oltre al limite
Che un giorno dio posò
Io lo so che tu no,
Lo so che tu no
Non farai morire il fuoco
Che sempre mi guidò
|
||||
4. |
Naufragio
03:34
|
|||
Un pianto che viene
Dopo il sole una tempesta
Le pupille piene
Che una lacrima basta
Quel pensiero nella gola
Che vorrebbe uscire
Ma non con le parole
Né con la voglia di soffrire
E sotto forma di un sapore
Salmastro e familiare
Arriva la sconfitta
Dell'aver voluto amare
E quando provo a capire
Resto ferma in questo mare
E quando voglio navigare
Miro al vuoto insieme a te
Insieme al nulla che mi riempie
Tante volte ci ho provato
Ancora niente, é forse sbagliato?
Sognando un mondo di solitudine
In un mare di attenzioni
È facile imparare a stare solo
A farlo in un mare
Dove se vuoi avere devi dare
Trovi un molo
Dove attraccare per rimanere solo
Ed io nave
Che navigo solo per non affondare
Ho una voragine
Dove l'acqua non può entrare
Penso sempre ad un immagine
non ho mai visto una nave affogare
E quando provo a capire
Resto ferma in questo mare
E quando voglio navigare
Miro al vuoto insieme a te
|
||||
5. |
Huriya!
03:48
|
|||
Hai sentito le bombe
Le hai viste cadere
Hai visto gli spari
Tuo padre morire
Il sapore del sangue
Il sapore del sale
L'odore del legno
L'odore del mare
Il sudore del sole
Nel nero degli occhi
Paura e fatica
Lavoro e miseria
Huriya! Il grido di un mondo
Huriya! Che da sempre resiste
Huriya! Un grido nel mondo
Huriya! Che da sempre esiste
Una vita vissuta
Nascosto al mondo
Che beve il tuo sangue
Che beve il tuo sangue
Una vita sospesa
Tra fame e dolore
Rimpianti e speranza
E pianti di rabbia
Hai visto la folla
Hai preso gli sputi
Sei un animale
È meglio sparire
Tu hai chiuso le porte
Assediato da grida
Sei rimasto da solo
Non sei il benvenuto
E il resto è storia
Huriya! Il grido di un mondo
Huriya! Che da sempre resiste
Huriya! Un grido nel mondo
Huriya! Che da sempre esiste
|
||||
6. |
||||
Se stiamo parlando di cose
Come una bella ragazza sul treno
Che guarda se la stai guardando
Nel riflesso del finestrino
Che appena tu chiudi il libro
Accende la musica col telefonino
Si è capito che cosa vuoi dire:
“Guarda pure, ma non toccare”
Se stiamo parlando di cose
Come dei sentimenti di una persona
Che ha fatto a botte con la coscienza
O ha qualcosa che non si perdona
Quante volte mi è capitato
Capisco che voglia stare da sola
Son d’accordo che mi si dica:
“Guarda pure, ma non toccare”
Guarda pure ma non toccare
E credi pure senza toccare
Per certe cose non c’è niente da fare
C’è un equilibrio da rispettare
Una catena alimentare
Se sei in fondo puoi solo guardare
Chi è più in alto ti può divorare
Guarda pure, ma non toccare
Se stiamo parlando di cose
Come la guerra o la vita di un uomo
Che lascia tutto alle spalle
Alla ricerca di un mondo nuovo
Senza violenza a domicilio
E invece trova l’Europa
Io stringo i pugni se mi si dice:
“Guarda pure, ma non toccare”
Se stiamo parlando di cose
Come una guerra tra grandi potenze
Finanziata dall’ignoranza
Hanno bisogno della violenza
Per coprire tutte le falle
Di un sistema in decadenza
Non posso fingere di non vedere
“Guarda pure, ma non toccare”
Guarda pure ma non toccare
E credi pure senza toccare
Per certe cose non c’è niente da fare
C’è un equilibrio da rispettare
Una catena alimentare
Se sei in fondo puoi solo guardare
Chi è più in alto ti può divorare
Guarda pure, ma non toccare
I muri sono alti
Quelli li hanno costruiti bene
Il mito del successo
Contiene tutto il fango che mangiamo
Prova a superarli
Devi scavare nella terra sporca
Con le mani nude
Meglio aspettare senza faticare?
Guarda pure ma non toccare
E credi pure senza toccare
Per certe cose non c’è niente da fare
C’è un equilibrio da rispettare
Una catena alimentare
Se sei in fondo puoi solo guardare
Chi è più in alto ti può divorare
Guarda pure, ma non toccare
Se stiamo parlando di cose
Ammesso che si possa parlare
Senza urlare frasi già dette
Con il talento di ammaestrare
Persone affamate di male
Con effetti di cause non chiare
Guarda pure ma non toccare
E credi pure senza toccare
Per certe cose non c’è niente da fare
C’è un equilibrio da rispettare
Una catena alimentare
Se sei in fondo puoi solo guardare
Chi è più in alto ti può divorare
Guarda pure, ma non toccare
|
||||
7. |
Cinema muto
03:44
|
|||
Accendiamo la televisione
Riempiamo il silenzio che c'è fra di noi
Accendiamo la televisione
E che le notizie coprano il tuo pianto
Occhi bassi che fissano il piatto
Seduti vicini, mille miglia distanti
Occhi bassi che fissano il piatto
E tutto piano si raffredderà
Parlami ti prego
Rompi questo muro di vetro
Guardami s’è vero
Che non è questa la realtà
Voglio uscire dal set
Di questo cinema muto
Aspettiamo la pubblicità
Per fare spazio ad un po' di colore
Aspettiamo la pubblicità
I nostri occhi persi nel rumore
Cerchiamo fra i canali
Il nostro vero volto per l'altro
Cerchiamo fra i canali
Uno, solo per noi aperto
Spezziamo il silenzio
Nessuno vede con gli occhi dell'altro
Spezziamo il silenzio
Centomila parole che nessuno dirà
Parlami ti prego
Rompi questo muro di vetro
Guardami s’è vero
Che non è questa la realtà
Voglio uscire dal set
Di questo cinema muto
Parlami ti prego
Rompi questo muro di vetro
Guardami s’è vero
Che non è questa la realtà
Voglio uscire dal set
|
||||
8. |
Respira il tempo
05:00
|
|||
Nasci cresci corri e muori
Alza il gain e gain your money
Il tempo è oro e l'oro suda
Loro sono come Giuda
Giù da lì che ti fai male
In porcile sta il maiale
Mai a letto resta sveglio
Se lavori vivi meglio
Compra spendi e non fermarti
Non vorrai mica annoiarti
Ti ci vedi a fine mese
Tanti soldi e poche spese?
Sesso saldi senza soldi
Più sereno se li spendi
Pendi dalle labbra e sia chiaro
Ode al Dio denaro!
Ma se puoi fermati a pensare
Non far dei soldi una religione
Prendi un momento per ciò che ami
Respira il tempo
|
||||
9. |
Il mio nome
05:44
|
|||
E intanto si fa sera
Per me che aspetto nel buio
Solo e appeso in croce
Non so più qual è il mio nome
Non so più dov’è l’amore
E ancora una volta mi ritrovo qua
A guardare quel cielo che è sopra di me
E perso nel buio l’immensità
Accoglie i pensieri che nel vento volano a te
E ancora una volta mi ritrovo qua
A guardare quel cielo che è dentro di me
E immerso nel buio una lacrima
Riflette i pensieri che col vento arrivano a me
E intanto si fa giorno
Per me che navigo in questo oceano blu
Cerco un nuovo orizzonte
Forse sai qual è il mio nome
Forse sai dov’è l’amore
E ancora una volta mi ritrovo qua
All’aurora di un giorno in questa città
E avvolto nel sole riguardo te
Incontrando lo sguardo del mondo che arriva a me
E ancora una volta mi ritrovo qua
All’aurora di un giorno nella mia anima
E trafitto dal sole riguardo in me
Trovando lo sguardo di un uomo che arriva a te
Ora so qual è il mio nome
Ora so dov’è l’amore
|
||||
10. |
Il mare
12:14
|
|||
I. Il mare delle possibilità
Nuvole basse e grigie
Vento che soffia lontano i pensieri
Mi lascio trasportare
Dalla stanchezza e la malinconia
Come una pagina sbiadita
Cerco qualcuno che mi guardi attraverso
Sono una foglia senza vita
Leggero ma fragile
Vento che soffia forte
Cerco me stesso nei volti qualunque
So che non son chi sembro
Ma che mi convincerò di esserlo
Come una foglia ingiallita
Torno alla terra di cui sono fatto
Darò per alcuni la mia vita
E loro saranno me
E trovo il mare delle possibilità
Delle dieci, cento, una identità
Se una ne scelgo
Prima o poi non mi va più
Perchè avere una sola identità?
Lo specchio è il mio riflesso
O sono io ad essere il suo?
Se cerco di essere me stesso
Non faccio più di un passo
Guardo al di fuori di me
Guardo che cosa succede in ogni istante
Il vento anima il libro
Gira le pagine, cambia la gente
E trovo il mare delle possibilità
Delle dieci, cento, una identità
Se una ne scelgo
Prima o poi non mi va più
Perchè avere una sola identità?
II. Il mare di città
Non c’è preghiera, non c’è poesia
Non c’è emozione che forza mi dia
Non c’è bandiera, non c’è follia
Non c’è illusione che io senta mia
Sono nessuno su questo pianeta
Non ho una casa ne ho una meta
Ma qui c’è il mare, il mare di città
Che copre ogni sospiro e lo disperde
Che ascolta ogni segreto e lo conserva
Che accoglie ogni tesoro e lo sotterra
Qui c’è il mare, il mare di città
Che mescola ogni pianto e lo confonde
Che serba ogni rancore e lo nasconde
Che lascia il sale quando se ne va
Vorrei più domande, meno risposte
Pochi quattrini e tante proposte
Un mondo più grande con molte più coste
Meno confini e guerre nascoste
Sono nessuno su questo pianeta
Non ho una casa ne ho una meta
Ma qui c’è il mare, il mare di città
Che copre ogni sospiro e lo disperde
Che ascolta ogni segreto e lo conserva
Che accoglie ogni tesoro e lo sotterra
Qui c’è il mare, il mare di città
Che mescola ogni pianto e lo confonde
Che serba ogni rancore e lo nasconde
Che lascia il sale quando se ne va
III. Il mare della tranquillità
Lascio rimbalzare i pensieri nel cranio
Senza impegno, senza menzogne
Come se fossi un bambino felice
Che fa delle cose in sequenza
Non è che non pensa
Poi mi tuffo nel nulla totale
Senza emozioni, senza illusioni
Rimango fermo a fissare il soffitto
E quasi il respiro si ferma
Il cuore non batte
Infinitesimo mondo deserto
Senza dei suoni, senza colori
Nulla esiste ma tutto ci piove
Ci sono io soltanto qua dentro
Sul ciglio del tempo
Voglio esplodere nel cosmo
Rarefarmi dappertutto
Esser tutto, esser niente
Non è così differente
Voglio risplendere nel cosmo
Portar luce dappertutto
Ritrovare lo zero
Le radici del pensiero
Stanotte andrò in riva al mare
Canterò questa canzone
Per le acciughe e per le onde
Anche se c’è un acquazzone
E non cadrò dentro l’abisso
Negli scarichi di città
Questa notte guardo il mare
Della tranquillità
|
||||
11. |
La porta
02:19
|
|||
Pronto per partire
La porta in fronte a me
Trattenuto dai ricordi
Spinto dalle idee
Mi siedo nel mio spazio per un’ultima volta
Aspettando che la chiave cominci a girare
Man mano la partenza per il viaggio si avvicina
Il suono della vita mi è più chiaro
Uno sguardo all’indietro
La vita che ho trascorso qui
Al sicuro ma chiuso
La voglia di guardar di là
Il grido che è dentro me
voglio che esca di qui
Il vento di fuori
Racconta le sue promesse
E intanto la porta
Rivela una nuova realtà
Chissà se sarà una caduta
O solo un passaggio sicuro
Ora, un lungo respiro
Chiudo gli occhi ed ascolto la brezza
Un passo per unirmi a voi
Con addosso gli occhi del mondo
|
||||
12. |
L'errante
12:42
|
|||
Questa è la storia di un uomo che voleva pensare
Che fuggiva dal suo mondo per un posto ideale
E pensava e pensava e in quel luogo si perdeva
E guardava e guardava e quel mondo allontanava
“Sono come un eremita” nel profondo si diceva
E dal tempo e dallo spazio il suo corpo si staccava
“Guardami, fermo nel blu, nessuno con me
Perso in un mare di idee
Cercami, sogno nel blu, ma nessuno è con me
Portami fuori di qui, portami fuori di qui”
E passavano i mesi, passavano gli anni, lui pensava
Ma quel mondo che sognava sempre fermo restava
E decise di tornare per spiegare alcune cose
Ma nel vento e nella pioggia il suo corpo si arrestava
E da solo con se stesso l’eremita rimaneva
Mentre il peso della mente dall’interno lo mangiava
“Guardami, fermo nel blu, nessuno con me
Perso in un mare di idee
Cercami, sogno nel blu, ma nessuno è con me
Portami fuori di qui, portami fuori di qui”
“Bentornato, eremita
Nessuno si aspettava che
Saresti tornato da là
Per rientrare nella nostra realtà.
Guarda pure ma non toccare
E non avere strane idee
Rimani senza farti domande:
Te stesso devi cambiare!”
“Nel silenzio e nell’assenza son rimasto fermo
Nella fuga e nella corsa sono andato più di fretta
E il contrasto dei due mondi ha prodotto una tempesta
E il vento e il mare sporco
Hanno invaso la mia testa
Cosa ho fatto?
Son restato ancor più fermo, ho corso ancor più in fretta
E in quella confusione la tempesta era più forte
Guardavo il mio mondo attraverso uno schermo
Fuggendo dalla pioggia, fuggendo dalla vita
Fuggivo da me stesso
Cosa devo fare?
Quando poi mi son guardato, ho deciso di tornare
Ho deciso di cambiare, un errante in cerca del mondo
Nella pioggia o sotto il sole, ho imparato a camminare
Io non sono più eremita
Voglio sentire di più
Io non sono più eremita
Voglio scoprire di più”
|
The Cinema Show Lombardy, Italy
Formed in autumn 2011, The Cinema Show are an Italian Prog Rock band. In 2014 they started writing their own material for their debut album, "L'eremita" which was recorded between february and may 2015. In 2017 they recorded their new album "L'errante", released on 12 February 2018. ... more
Streaming and Download help
If you like The Cinema Show, you may also like:
Bandcamp Daily your guide to the world of Bandcamp